di Vincenzo Nuzzo

Scopo di questo libro è stato sostanzialmente quello di far riemergere i contenuti di una psicologia ispirata alla Scienza Sacra (ossia l’originaria e primordiale Scienza divina che è stata fin dall’inizio comunicata all’uomo, specie per mezzo di una Rivelazione dai molti volti). Tale psicologia si è ampiamente conservata in Oriente, ma invece in Occidente è stata poco a poco seppellita e distorta prima ad opera dell’insegnamento cristiano (fin dall’inizio in lotta con la metafisica religiosa greco-romana, specie nelle sue componenti orfico-pitagoriche e platoniche) e dopo ad opera di una psicologia empirica e sperimentale (formatasi a partire dalla Filosofia della Natura rinascimentale e poi sulla base dell’empirismo filosofico del XVII secolo ed infine sulla base del Positivismo). Ed il principale effetto di quest’ultima è stato un riduzionismo sempre più intenso, il quale ha causato tre principali effetti distruttivi: −
1) la totale cancellazione dell’etica religiosa (che faceva dell’antica psicologia in primo luogo una prassi di crescita spirituale) a vantaggio di un’igiene psichica esclusivamente edonistica, egocentrica ed utilitaristica;
2) la totale cancellazione della valenza di «anima» e «spirito» che la psiche aveva avuto nella psicologia antica, con il principale effetto di ridurre lo spirito a Ragione ed Io;
3) la totale cancellazione della teoria e prassi dell’interiorità animico-spirituale ed intellettuale quale luogo di conoscenza e soprattutto di auto-conoscenza (sulla quale era poi basata la stessa crescita personale spirituale). Va peraltro notato che l’auto-conoscenza era stata nell’antica psicologia occidentale (ma lo è ancora in quella orientale) anche la via per raggiungere ascensivamente l’Uno divino, specie quale suprema sostanza onto-intellettuale ed anche Totalità di Realtà. Inutile dire dunque che quella scienza psicologica che si presentava come ispirata al progresso della conoscenza portava invece all’impoverimento, alla regressione ed anche alla distorsione di quest’ultima. Per dimostrare tutto questo ci siamo mossi per fasi.
Prima (capitolo I) abbiamo esaminato i riflessi psicologici di una metafisica religiosa antica di ispirazione soprattutto platonica, che fu viva ancora nel Cristianesimo (specie con grandi pensatori come Agostino, Gregorio di Nissa, Eckhart, Dietrich von Freiberg e Cusano). Ed abbiamo esaminato anche alcuni riflessi di questa metafisica religiosa entro il pensiero moderno (Edith Stein, Simone Weil, Jacques Maritain ed altri). Ed in tale contesto è riemersa in maniera chiara la rinnovata riflessione sulla conoscenza interiore e sull’auto-conoscenza. Poi (capitolo II) abbiamo esposto alcuni tra i più rilevanti contenuti psicologici presenti negli antichi testi sapienziali molto direttamente connessi con la Scienza Sacra vera e propria (neoplatonismo e scritti gnostici, Veda, Upaniṣad, Bhagavadgītā e sāmkhya, Zohar, religione mazdeico-avestica). Ed in tal modo sono riemersi in maniera chiara i contenuti di quella che è la più autentica Scienza Sacra, non senza però alcune rilevanti connessioni con le dottrine di Platone. Successivamente (capitolo III) abbiamo esaminato criticamente l’intendimento riduzionistico di psiche di alcune tra le più rinomate psicologie empiriche moderne (psicanalisi, comportamentismo e sicologia nietzschiano-dionisiaca), constatando in esse una forte distorsione caratterizzata soprattutto dalla profonda scissione tra la psiche (identificata quasi completamente con il profondo, ossia con l’interiore) e la mente. Infine (capitolo IV), alla luce dei contenuti della Psicologia Sacra, abbiamo rielaborato alcuni dei fatti posti in luce dalla moderna psicologia evolutiva nel tentativo di mostrare come essi trovino una vera spiegazione (caratterizzata soprattutto dalla pienezza di senso) una volta raggiunto un livello supremo di conoscenza che corrisponde esattamente al Trascendente, ossia lo strato di essere e conoscenza che è stato sempre l’oggetto di riflessione della Psicologia Sacra. In tal modo ci è sembrato che non solo la Psicologia Sacra sia riemersa in tutto il suo splendore dopo praticamente due millenni di oblio ed anche mortificazione, ma essa si sia ripresentata anche come notevole incremento delle conoscenze che attualmente sono patrimonio della psicologia empirico-sperimentale.
 
Vincenzo Nuzzo nasce nel 1955. Conduce studi classici. Si laurea in Medicina nel 1979 e poi si specializza in Pediatria nel 1983. Successivamente acquisisce le qualifiche di Omeopata e Psicoterapeuta.  Contemporaneamente continua a condurre intensi studi letterari, filosofici, simbolici e metafisici, dando così vita anche ad una ricca produzione letteraria. Inoltre svolge anche attività giornalistica su temi di cultura, politica e costume. Ha al suo attivo molti scritti pubblicati (in parte raccolti nel blog http://cieloeterra.wordpress.com ed in parte pubblicati come libri e come articoli), dei quali si ricordano qui in particolare i testi dedicati alla moderna metafisica filosofico-religiosa, a Platone ed al neoplatonismo, alla Psicologia ed al Diritto e infine ad un’intensa ricerca sul moderno Personalismo e Spiritualismo filosofico. Dal Settembre 2018 ha acquisito il titolo di Dottore di Ricerca in Filosofia.

 

Numero di pagine: 296 Dimensioni: 17×24 – prezzo 29,00 €

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