e il suo potere fascinatorio diabolico, per accedere alla verità eterna mediante la scienza sacra

 

Se si riduce ogni conoscenza a ciò che deriva dall’esperienza sensibile, eliminando la possibilità di cogliere l’essenza delle cose, la scienza si riduce ad un empirismo radicale, perciò l’empirio-criticismo, che è una conseguenza di questa riduzione, così come tutti i “metodi scientifici” fondati sull’esperienza sensibile, hanno un carattere ingannevole e illusorio. Un indirizzo “scientifico” di questo genere, diffuso fra le masse, induce una mentalità agnostica, scettica e relativista, in fin dei conti areligiosa e atea, una mentalità che è stata eretta a modello e alla quale sono state ordinate tutte le istituzioni dei moderni Stati antitradizionali. La pseudoscienza moderna si è affermata negando la possibilità di accedere alla verità definitiva, assoluta, poi essa ha affermato che la verità assoluta, eterna, immodificabile non esiste, così, di fatto, ha negato l’esistenza della verità. Il passaggio dalla negazione della possibilità di accedere alla verità assoluta, alla negazione della verità stessa, segna a suo modo il passaggio dalla modernità alla postmodernità, una situazione nella quale la negazione dell’Essere, del Reale, della Verità, diventa sistematica e viene posta a fondamento di tutta la vita dell’uomo.

Da quando la scienza moderna ha rinunciato alla conoscenza dell’essenza delle cose, si sono succeduti diversi passaggi, che hanno portato pseudofilosofi e pseudoscienziati ad affermare che non esiste alcuna essenza nei fenomeni. L’uomo nichilistico postmoderno vive le cose come se non avessero alcun senso di fondo, nessuna essenza eterna significante, determinante il loro senso finale. Se un’essenza eterna delle cose non esiste, non esiste nemmeno una verità eterna relativa alle cose, perciò è inutile ricercare ciò che non ha alcuna realtà, che è frutto dell’immaginazione e delle astrazioni di residui religiosi o metafisici contemporanei. L’uomo nichilistico non si rende conto del suo stato capovolto, egli afferma che non esiste la verità, il falso credo che gli hanno inculcato dice che ciascun individuo è carne, corpo, e basta. L’uomo è perciò limitato alla sua esperienza corporea, alla sua immaginazione sensibile, alla sua opinione individuale, quindi può ammettere, può affermare che è valido solo ciò che appare all’individuo come tale, nella sua contingenza assoluta.

Popper non poteva che essere il più radicale partigiano della cosiddetta “società aperta”, “tollerante”, “non dogmatica”, nella quale si pratica quella tolleranza venuta in auge con lo sviluppo del razionalismo e dell’individualismo moderni. Questi indirizzi affermano che non esiste una verità assoluta, per cui, sostanzialmente, ciascun individuo può affermare la sua opinione relativa e fondare la sua vita su di essa. Questa disposizione porta all’abbandono della religione e delle istituzioni civili fondate su di essa, inoltre promuove le rivoluzioni individualistiche e profane, che negli ultimi due secoli hanno eliminato le strutture politiche e sociali tradizionali e le hanno sostituite con la loro parodia. Nei nuovi Stati a rovescio è venuto a prevalere il tipo di costituzione democratica areligiosa, volta a favorire lo sviluppo dell’uomo democratico ateo. Il punto di vista dell’individuo radicalmente ignorante, totalmente all’oscuro della realtà, l’allucinazione dell’uomo soggetto alle apparenze più grossolane, si sono affermati e sono stati eretti a fondamento dell’ordine civile e della condotta sociale. Ogni residuo delle società tradizionali, dette erroneamente “conservatrici”, e della loro mentalità religiosa, è stato ormai eliminato, così doveva essere, perché la religione tradizionale impedisce lo sviluppo della democrazia radicale, nella quale ciascun individuo deve essere “libero” di esprimere ogni sua accidentale istintualità, immaginazione e opinione. L’individuo nichilistico radicale è la parodia mostruosa di Dio, la sua marionetta sinistra, egli vive come se la verità assoluta non esistesse ed erige la sua accidentale opinione, fondata su sensazione e passione, a verità. Questo individuo è completamente alienato da ogni possibile liberazione dal male, dalla trascendenza della morte e dunque anche dalla realizzazione della salute. Su di lui il potere fascinatorio diabolico della pseudoscienza ha sortito un effetto letale.

Un effetto di questo indirizzo sovversivo è costituito dall’azione per la quale si fà equivalere l’opinione di qualsiasi individuo alla sapienza divina delle autorità religiose tradizionali, ma vi è anche di peggio. Le principali “autorità religiose” hanno assunto un indirizzo degradante, perciò sono intente ogni giorno ad abbassare il loro discorso religioso alla mentalità dell’uomo profano, fino a confondere il senso della religione con l’opinione comune, così il profano ha l’impressione di poter dialogare con l’autorità spirituale da pari a pari. Senza che nessuno se ne renda conto, ciò che è illusorio viene messo sullo stesso piano di ciò che è reale, ciò che è perverso sullo stesso piano di ciò che è normale, ciò che è illegittimo sullo stesso piano di ciò che è legittimo, e così via, in accordo con l’indirizzo democratico della società a rovescio. Gli pseudoprincipi posti alla base delle rivoluzioni e delle costituzioni moderne, sono in costante revisione degradante, come gli pseudoprincipi delle scienze moderne, tutto segue la necessaria catabasi, la quale non fa che radicalizzare la destabilizzazione del soggetto e la sua alienazione dall’Essere, fino a giungere alla disintegrazione finale dell’uomo e della società in cui vive.

La conoscenza vera è stata avversata dai fautori della modernità e poi è stata completamente negata dai fautori della postmodernità. Alla conoscenza vera è stata sostituita la sua parodia radicale, l’opinione accidentale dell’individuo fondata sulla sua sensazione. Ne deriva che ogni opinione si equivale e perciò tutte le opinioni hanno lo stesso diritto di esistere e di essere affermate, questo è un riflesso, nell’ambito della conoscenza, della necessaria manifestazione di tutte le possibilità dell’esistenza, incluse quelle inferiori e infernali. Questa esplicitazione di opinioni ingannevoli e false, in maniera crescente, ha la funzione di riprodurre, in senso invertito, complesso e caotico, l’unità trascendente, semplice e ordinata, di tutte le essenze delle esistenze, presenti nell’Essenza Divina. Se ogni individuo può affermare tutto e può perseguire tutto, la società deve organizzarsi per rendere possibile tutto ciò, in tal modo il disordine e la confusione si costituiscono in ogni piano della società, la quale diventa radicalmente individualista e totalmente volta all’edonismo e allo sviluppo economico dell’esistenza.

L’ignoranza della verità, dei principi e delle cause eterne, che caratterizza la pseudoscienza la rende la causa principale dei più grossolani sviamenti dell’uomo dal bene e della sovversione dell’ordine normale delle cose. La scienza sacra tradizionale trae l’anima dell’uomo dall’illusione alla Realtà e la libera dal male interamente, la pseudoscienza profana esercita un potere fascinatorio diabolico sull’anima dell’uomo e la svia dalla Realtà per immergerla nell’illusione, così l’assoggetta interamente al male e le nega ogni possibile fruizione del bene. La falsa scienza astrae “principi generali” attraverso i suoi metodi induttivi, perciò il suo metodo si colloca nell’ambito della generalità e non presenta alcuna universalità. La generalità è oggetto della ragione sensibile esteriore, procede dall’individualità e fonda sui sensi, perciò si può dire che essa sia un’astrazione dal sensibile, ma non si colloca veramente al di sopra del sensibile. L’universalità invece ha un carattere veramente trascendente e può essere colta solo dall’intelletto puro, il quale non ha una natura individuale e sorpassa il sensibile, sotto ogni profilo. La scienza sensibile esteriore è suscettibile di estendersi indefinitamente senza mai giungere al punto di risoluzione della sua ricerca, in quanto, per definizione le cose materiali possono essere suddivise in parti sempre più piccole, senza che si possa giungere alla parte ultima, la quale, per definizione, non può essere scomponibile. La ricerca atomica e subatomica dell’ultima componente della materia è quanto meno grottesca, non sarebbe nemmeno stata avviata se i ricercatori fossero stati in possesso di un’elementare conoscenza sacra di ordine cosmologico.

 

[tratto da: Viola, L.M.A., Sulla Via della Salute]

  

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