Di matematica, c’è poca discussione qui, di teoria dei numeri, un po’, ma è soprattutto Pitagora stesso, dei suoi discepoli e del loro stile di vita che si tratta. Apprenderemo tutte le meraviglie che egli ha compiuto, seguiremo tutte le fasi di iniziazione misterica della scuola e gli unici frammenti reali del suo insegnamento (i famosi “simboli”) che ci sono pervenuti. Attraverso i testi risalenti al III secolo d.C. e raccogliendo una lunga tradizione bio-doxografica che risale probabilmente alle stesse Memorie pitagoriche (gli “appunti”, questi scritti segreti, formulati in linguaggio simbolico che i superstiti della scuola composero per non lasciar sparire l’insegnamento del Maestro, e che finirono, con il tempo, per essere divulgati), si possono trovare diverse liste di akousmata, così come diverse interpretazioni di questi. Vi apprenderemo quali erano le regole e le pratiche (vegetarismo, il rispetto per gli esseri viventi, il divieto di sacrifici cruenti) alle quali si sottoponevano questi uomini di rara pietà e dalla conoscenza divina. Perché è il Dio Pizio che parlava per bocca di Pitagora, il cui nome potrebbe anche derivare dal fatto che “annunciava la verità non meno che il Pizio”. Dobbiamo quindi sforzarci di mantenere viva la tradizione che questi testi rivelano e la loro rarità li rende ancora più preziosi per i ricercatori di saggezza e di verità. Molte delle traduzioni presentate qui sono inedite.